MORIRE DI LAVORO (Italia, 2008, 88′)

Mercoledì 2 Ottobre, ore 21.00, Cinema Massimo, Sala 3

Evento in collaborazione con Associazione Italiana di Sociologia, Sezione di Sociologia della Salute e della Medicina e Università di Torino e il suo Dipartimento di Psicologia.

Mercoledì 2 ottobre alle 21 al Cinema Massimo Job Film Days, con la collaborazione dell’Associazione Italiana di Sociologia, Sezione di Sociologia della Salute e della Medicina, dell’Università di Torino e del Dipartimento di Psicologia dell’Università, verrà presentato il documentario Morire di lavoro del regista Daniele Segre. Il film, che dà voce ai lavoratori e ai familiari dei lavoratori morti sul lavoro, conclude il convegno La sicurezza sul lavoro in Italia: un problema di salute pubblica. Presenta il film Matteo Bellizzi. Segue incontro con Paolo Manera (direttore Film Commission Torino Piemonte).

Modalità di accesso: l’evento è accessibile tramite l’acquisto dei biglietti online o alla biglietteria del Cinema Massimo.

Regia, soggetto, sceneggiatura, montaggio: Daniele Segre
Fotografia: Marco Carosi, Iacopo De Gregori
Produzione: I Cammelli s.a.s. con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e della Regione Piemonte e la collaborazione del Sindacato Costruzioni CGIL

Il documentario indaga la realtà del settore delle costruzioni in Italia. Protagonisti sono i lavoratori e i familiari dei lavoratori morti sul lavoro che si raccontano ripresi in primo piano guardando verso la macchina da presa. La narrazione si snoda attraverso i racconti e le testimonianze dei protagonisti. Parallelamente, le voci di tre attori, due italiani e un senegalese, interpretano ciascuno il ruolo di un lavoratore morto in cantiere. Nel film si parla di incidenti mortali nei cantieri edili, dell’orgoglio del lavoro, di come si è appreso il mestiere, della sicurezza e della sua mancanza, di lavoro nero e di caporalato.
«Un viaggio difficile e doloroso, ma necessario per testimoniare e stimolare ancora di più l’attenzione sul mondo del lavoro italiano dove ogni giorno muoiono quattro lavoratori, oltre alle centinaia e migliaia che rimangono lesi da incidenti sui luoghi di lavoro, per non parlare delle vedove e degli orfani» (Daniele Segre).

Daniele Segre (Alessandria, Italia, 1952 – Torino, Italia, 2024). Autore di cinema del reale, film di finzione e spettacoli teatrali. Esordisce come fotografo a Torino negli anni Settanta; i suoi primi film si focalizzano su problemi delle realtà giovanili disagiate. Le sue opere sono quasi sempre accolte alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia e in diversi festival nazionali e internazionali, ricevendo vari riconoscimenti, tra cui il premio Giuliani De Negri alla Mostra di Venezia, il Tulipano d’oro al Festival Internazionale di Istanbul, il premio CICAE al Festival del Cinema Italiano di Annecy, il premio Filmmakers, il premio NICE a New York. Fonda nel 1981 la società di produzione I Cammelli e nel 1989 l’omonima Scuola di video di documentazione sociale (1989-1997). Dal 1996 è stato docente di regia presso la sede di Roma della Scuola Nazionale di Cinema. Nel 1995 debutta in teatro come regista con Week-end di Annibale Ruccello. Il suo film Morire di lavoro del 2008 viene proiettato in anteprima alla Camera dei deputati e al Parlamento europeo di Strasburgo. L’8 novembre 2012, al Quirinale, riceve il Premio Solinas – Premio Documentario per il cinema-medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il 29 novembre 2012 il Premio alla carriera Maria Adriana Prolo in occasione del Torino Film Festival. Dal 2014 Segre è stato il direttore della sede distaccata della Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia all’Aquila (Corso di Reportage Audiovisivo). Nel giugno 2015 gli viene conferito il diploma Honoris Causa dal Centro Sperimentale di Cinematografia per il “Reportage Storico d’attualità”. Nel 2016 realizza Nome di battaglia donna, raccogliendo le testimonianze di donne partigiane che hanno partecipato alla Resistenza contro il fascismo e il nazismo tra il 1943 e il 1945.

Filmografia (selezionata): Perché droga (mm, 1976, doc), Il potere dev’essere bianconero (cm, 1978, doc), Torino, Mercati Generali (mm, 1980, doc), Ragazzi di stadio (1980, doc), Torino cronaca, quattro quadri (1981, doc), Marco Cipollino, pugile (cm, 1981, doc), Rock (1981, doc), Torino cronaca: Francesca, Anna e Paolo (quinto quadro) (1982, doc), Torino cronaca: matrimonio di Anna e Giuseppe (sesto quadro) (1982, doc), Ritratto di un piccolo spacciatore (cm, 1982, doc), Trip, Tac, Cucu. Torino si diverte (mm, 1983, doc), Testadura (1983), Vite di ballatoio (1984, doc), Occhi che videro (mm, 1989, doc), Cose da matti (1990, doc), Ospedalizzazione a domicilio (cm, 1991, doc), Partitura per volti e voci. Viaggio tra i delegati CGIL (1991, doc), Nord e Sud, ricchezza e povertà in Italia (1992, doc), Manila Paloma Blanca (1992), Crotone, Italia (mm, 1993, doc), Un solo grido lavoro (1996, doc), Parèven furmighi (1997, doc), Sto lavorando? (mm, 1998, doc), Morire di lavoro (2008, doc), Sic Fiat Italia (così sia Italia) (mm, 2011, doc), Ragazzi stadio, quarant’anni dopo (2018), Bruno Segre, l’uomo che non si arrende (2024, doc).