NEL SEGNO DI MARA CERRI

Dal 1° al 6 ottobre, Cinema Massimo, Via Giuseppe Verdi 18
Tutti i giorni dalle ore 15.00 alle 23.00

In collaborazione con la Rivista del Cinematografo

Quindici lavori che presentano il tratto poetico di Mara Cerri, autrice dell’immagine guida per la quinta edizione del JFD.
Un’appassionata ricerca personale che insegue e ferma sulla pagina inconsuete corrispondenze tra immagini e parole.
Tredici di questi lavori sono opere che Mara Cerri ha realizzato per la Rivista del Cinematografo, il primo periodico mensile italiano interamente dedicato al cinema, fondato nel gennaio del 1928.

Ingresso gratuito
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MARA CERRI

Nata a Pesaro nel 1978, è considerata una delle più talentuose artiste del nostro paese. Illustratrice e autrice di cinema d’animazione, è docente di corto animato presso l’ISIA di Urbino. Si è dedicata all’illustrazione spinta dalla curiosità di ricercare corrispondenze tra parole e immagini e il suo tratto poetico ritorna nei libri delle principali case editrici italiane.
Nel 2020 ha realizzato il manifesto del Salone Internazionale del libro di Torino, mentre per la regista Alice Rohrwacher ha realizzato l’illustrazione del manifesto del film “Lazzaro felice”.
Nel cinema d’animazione è coautrice con Magda Guidi di due cortometraggi: “Via Curiel 8” (primo premio corto Italia, Torino Film Festival 2011) e “Sogni al campo” (selezione alla sezione Orizzonti della Biennale Cinema di Venezia 2020).
Ha realizzato le animazioni per il documentario “Ferrante Fever” di Giacomo Durzi.
È co-autrice con Nadia Terranova del libro “Il Segreto” edito da Mondadori Ragazzi, vincitore del Premio Andersen 2022 e del Premio Strega Ragazzi categoria 8+ 2022 .
È autrice dei disegni della graphic novel “L’amica geniale” edito da Coconino Press sulla sceneggiatura di Chiara Lagani, trasposizione a fumetti dell’omonimo romanzo di Elena Ferrante (edizioni e/o), attualmente in via di pubblicazione in diversi paesi.

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LA RIVISTA DEL CINEMATOGRAFO

La Rivista del Cinematografo è il più antico periodico italiano interamente dedicato al cinema. È stato fondato nel gennaio del 1928, lo stesso anno in cui nacque il sonoro, per coordinare l’attività delle sale parrocchiali.
Negli anni Cinquanta e Sessanta la Rivista viene rinnovata e potenziata con un importante numero di collaboratori abituali, tra cui Mario Verdone, Gian Luigi Rondi, Paolo di Valmarana e Ugo Sciascia.
A partire dagli anni Sessanta, si apre alle cinematografie provenienti dai Paesi del comunismo e al cinema di rottura come quello di Pier Paolo Pasolini, mentre negli anni Ottanta, sotto la direzione di Sergio Trasatti, muta l’impostazione di periodico strettamente legato al mondo cattolico, puntando alla vendita in edicola e al raggiungimento di un pubblico più vasto.
A partire dagli anni Novanta, infine, la Rivista del cinematografo si presenta con una rinnovata veste grafica arrivando a essere completamente a colori e nasce il sito Cinematografo.it (1994), dove è disponibile una banca dati con i film prodotti e distribuiti in Italia e all’estero dagli anni Venti a oggi.
La Rivista contiene approfondimenti sui film in uscita, interviste ad attori, registi e scrittori, speciali monografici e di retrospettiva, focus dedicati a temi specifici del mondo del cinema, oltre a curiosità, anticipazioni e reportage da festival nazionali ed internazionali.
Dal 2005 la redazione della Rivista del Cinematografo consegna i Cinematografo Awards.
La Rivista del Cinematografo è stata designata migliore rivista italiana di cinema dagli storici Cahiers du Cinéma. La sua redazione è presente nei festival internazionali più importanti (Berlino, Cannes, Venezia, Roma, Torino, Giffoni), ed è media partner dell’Accademia dei David di Donatello.