OTTO ORE NON SONO UN GIORNO (Germania Ovest, 1972-1973, 476′)
Primo episodio: Jochen und Marion (101′) ? Giovedì 3 Ottobre, ore 17.00, Cinema Massimo, Sala 3
Secondo episodio: Oma und Gregor (100′) ? Domenica 6 Ottobre, ore 17.00, Cinema Massimo, Sala 3
Gli ultimi 3 episodi verranno proiettati al Cinema Massimo lunedì 7 ottobre alle ore 21.00 e martedì 8 ottobre alle ore 16.00 e alle ore 18.00
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Titolo Originale: Acht Stunden sind kein Tag
Regia, soggetto e sceneggiatura: Rainer Werner Fassbinder
Fotografia: Dietrich Lohmann
Montaggio: Marie Anne Gerhardt
Musica: Jean Gepoint (Jens Wilhelm Petersen)
Interpreti: Gottfried John, Hanna Schygulla, Luise Ulrich, Werner Finck, Anita Bucher, Kurt Raab, Irm Hermann, Margit Carstensen, Ulli Lommel, Eva Mattes
Produzione: Wdr (Colonia)
Otto ore non sono un giorno è un film per la televisione tedesca che si compone di cinque episodi (inizialmente ne erano previsti otto, ma la tv che commissionò il lavoro a Fassbinder interruppe la produzione lasciando così l’opera incompiuta), ognuno dei quali della durata di un vero e proprio lungometraggio: Jochen e Marion, Oma e Gregor, Franz e Ernst, Harald e Monika, Irmgard e Rolf. Quest’opera verte attorno alle vicende della famiglia Kruger; esse scorrono in parallelo con le traversie lavorative dei suoi singoli membri, in particolare quelle di Jochen, operaio meccanico in una fabbrica. Le storie d’amore di diversi personaggi nascono, crescono e muoiono nel corso delle puntate intrecciandosi alle relazioni che si stabiliscono tra gli operai e i padroni nelle fabbriche. Fu il primo film seriale i cui protagonisti erano degli operai. Ma fu anche il primo film sul mondo della fabbrica programmaticamente diverso da tutti i documentari politici, pur essendo il frutto di un anno di ricerca nelle fabbriche e di discussione coi lavoratori. All’epoca aspramente criticato sia da destra sia da sinistra, si avvale della partecipazione di molti attori, attrici e collaboratori abituali del regista.
Rainer Werner Fassbinder (Bad Worishofen, Germania, 1945 – Monaco, Germania, 1982), regista, sceneggiatore, attore tedesco, ha scritto in soli 17 anni, dal 1965 al 1982, una delle pagine più straordinarie per intensità e originalità del cinema tedesco, europeo e mondiale della seconda metà nel Novecento. Dopo avere abbandonato la scuola prima della maturità, trascorre del tempo a Colonia dal padre (i genitori erano divorziati) per poi tornare a Monaco e prendere lezioni di recitazione. Nel 1965-’66 realizza i primi cortometraggi e vede rifiutata la sua domanda di iscrizione all’Accademia di cinema e televisione di Berlino. Nel 1967 entra a far parte dell’action-theater dove l?anno seguente va in scena il suo primo lavoro teatrale, Katzelmacher, che nel 1969 diventerà il suo secondo lungometraggio. Chiuso il teatro dalla polizia nel maggio del 1968, Fassbinder fonda insieme a persone del vecchio gruppo l’antiteater, che durerà fino alla fine del 1969. Anno fondamentale, quest’ultimo, perché segna l?esordio nel lungometraggio di Fassbinder con L?amore è più freddo della morte. Nel 1970 sposa l’attrice Ingrid Caven dalla quale divorzierà due anni dopo. Continua anche l’attività teatrale e di regie radiofoniche, ma è ormai il cinema ad assorbirlo con una produzione incessante di film che spesso gli procurano ostracismi e censure. Il primo successo di pubblico arriva nel 1974 con Effi Briest. Nel 1976 viene accusato di antisemitismo per la pièce teatrale I rifiuti, la città e la morte. Nel 1977 con Despair firma il suo primo film con un cast internazionale. Tra un capolavoro e l’altro per il cinema si inserisce l’immenso, per durata e visionarietà, sceneggiato per la televisione Berlin Alexanderplatz. Si congeda dal cinema e dalla vita a 37 anni nel 1982, l?anno di Veronika Voss, che vince il Festival di Berlino, e di Querelle, tratto da Jean Genet.
Filmografia (selezionata): L?amore è più freddo della morte (1969), Katzelmacher (1969), Gli dei della peste (1969), Perché il signor R. è diventato matto? (1969), Rio das Mortes (1970, film per la tv), Whity (1970), Il soldato americano (1970), Attenzione alla puttana santa (1970), Il mercante delle quattro stagioni (1971), Le lacrime amare di Petra von Kant (1972), Selvaggina di passo (1972), Otto ore non sono un giorno (1972-1973, film per la tv), La paura mangia l?anima (1973), Martha (1973, film per la tv), Effi Briest (1972-1974), Il diritto del più forte (1974), Nessuna festa per la morte del cane di Satana (1975-1976), Roulette cinese (1976), Despair (1977), Il matrimonio di Maria Braun (1978), Un anno con 13 lune (1978), La terza generazione (1978-1979), Berlin Alexanderplatz (1979-1980, film per la tv), Lili Marleen (1980), Lola (1981), Veronika Voss (1982), Querelle (1982).