ADUA E LE COMPAGNE (Italia, 1960, 106′)
Venerdì 4 Ottobre, ore 14.30, Cinema Massimo, Sala 3
Lezione con Giulia Francesca Muggeo (Università di Torino, Dipartimento di Studi umanistici, DAMS) rivolta agli studenti del DAMS e aperta al pubblico
Novità nel programma di Job Film Days, la lezione aperta di Giulia Francesca Muggeo, docente di Cinema, fotografia, radio, televisione e media digitali? del Dipartimento di Studi Umanistici – DAMS dell’Università di Torino. È rivolta agli studenti del DAMS, ma aperta al pubblico. Al centro della lezione il film Adua e le compagne, capolavoro di Antonio Pietrangeli presentato alla Mostra di Venezia del 1960, che racconta l’intraprendenza di quattro donne che cercano di impegnarsi in una professione onesta dopo la chiusura della casa per appuntamenti nella quale lavoravano.
Modalità di accesso: ingresso gratuito
Regia: Antonio Pietrangeli
Soggetto: Ruggero Maccari, Antonio Pietrangeli, Ettore Scola
Sceneggiatura: Tullio Pinelli, Ettore Scola, Antonio Pietrangeli, Ruggero Maccari
Fotografia: Armando Nannuzzi
Montaggio: Eraldo Da Roma
Musica: Piero Piccioni
Interpreti: Simone Signoret, Sandra Milo, Emmanuelle Riva, Gina Rovere, Claudio Gora, Ivo Garrani, Gianrico Tedeschi, Valeria Fabrizi, Domenico Modugno, Marcello Mastroianni
Produzione: Moris Ergas per Zebra Film
Dopo la chiusura di una casa per appuntamenti, Adua, Milly, Lolita e Marilina decidono di aprire una trattoria fuori città: si creeranno così un lavoro onesto, che servirà a mascherare l’attività equivoca cui sono abituate. Nella loro nuova impresa trovano l’aiuto non disinteressato di un uomo, Ercoli, che facilita le pratiche per la licenza di esercizio, ma impone le sue condizioni. Nei primi mesi le donne dovranno avere un contegno irreprensibile per non dare adito a sospetti; poi riprenderanno la solita attività e divideranno con il protettore i proventi. Per Adua e le compagne inizia una nuova vita: imparano a conoscere il lavoro e ne traggono una serenità d’animo sconosciuta. La trattoria prospera e alle donne si apre la prospettiva di un possibile reinserimento nella società. Di fronte a Ercoli, le quattro amiche si rifiutano di dare esecuzione ai patti e lo cacciano. Ma lo sfruttatore si vendica e riesce a far chiudere la trattoria. Le donne cercano qualcuno che le aiuti, ma tutti si ritirano e le abbandonano al loro destino. In un impeto di rabbia e disperazione distruggono la trattoria e ritornano alla loro triste vita.
Adua e le compagne fu presentato alla Mostra di Venezia del 1960 ed è uno dei tanti capolavori di Antonio Pietrangeli, uno dei massimi cineasti italiani degli anni Cinquanta e Sessanta.
Antonio Pietrangeli (Roma, Italia, 1919 – Gaeta, Italia, 1968), regista, sceneggiatore e critico cinematografico. Inizia la sua carriera scrivendo sulle riviste “Bianco e Nero” e “Cinema”. Insegnante al Centro sperimentale di cinematografia, tra il 1941 e il 1942 è assistente alla regia quando nei teatri di posa del Centro si realizza Via delle Cinque Lune di Luigi Chiarini. Nel 1942 figura tra gli sceneggiatori di Ossessione di Luchino Visconti. Nel dopoguerra partecipa alla stesura di diverse sceneggiature tra le quali: La terra trema di Visconti, Fabiola di Alessandro Blasetti, Europa ’51 di Roberto Rossellini, La lupa di Alberto Lattuada. È il primo presidente nazionale della Federazione italiana dei circoli del cinema costituita nel 1947. Nel 1953 debutta alla regia con Il sole negli occhi, che si segnala per l’acuta analisi della psicologia di una donna, seguito da un episodio del film collettivo Amori di mezzo secolo. Sceglie la strada della commedia all’italiana con Lo scapolo interpretato da Alberto Sordi e Nino Manfredi, concentrandosi poi su soggetti a tema femminile con i successivi Souvenir d’Italie, Nata di marzo, con Jacqueline Sassard e Gabriele Ferzetti, e Adua e le compagne, storia di un gruppo di ex-prostitute a seguito dell’approvazione della legge Merlin. Fantasmi a Roma rappresenta per Pietrangeli un’incursione nel cinema satirico e fantastico in cui recitano Marcello Mastroianni, Eduardo De Filippo, Tino Buazzelli, Vittorio Gassman e Sandra Milo (già in Adua e le compagne). Pietrangeli prosegue i suoi ritratti femminili in chiaro-scuro ne La parmigiana, con Catherine Spaak, La visita, ancora con Milo, Io la conoscevo bene, con Stefania Sandrelli affiancata da un cast corale in cui spiccano Enrico Maria Salerno, Nino Manfredi e Ugo Tognazzi. Quest’ultimo era stato anche protagonista del precedente film di Pietrangeli, Il magnifico cornuto, insieme a Claudia Cardinale. La filmografia di Pietrangeli si interrompe tragicamente nel 1968 all’età di 49 anni quando è sul set di Come, quando, perché. Pietrangeli muore accidentalmente per annegamento durante le riprese a Gaeta. Il film, che uscirà nel 1969, verrà ultimato da Valerio Zurlini.
Filmografia: Il sole negli occhi (1953), Amori di mezzo secolo (1954, episodio Girandola 1910), Lo scapolo (1955), Souvenir d’Italie (1957), Nata di marzo (1958), Adua e le compagne (1960), Fantasmi a Roma (1961), La parmigiana (1963), La visita (1963), Il magnifico cornuto (1964), Io la conoscevo bene (1965), Le fate (1966, episodio Fata Marta), Come, quando, perché (1969).